Val Cesilla, Monte Pertica, Cima Grappa e Colli Alti da Finestron
Ciaspolata tutta facile nella versione base quando … è possibile farla.
L’unica incertezza è nel ripido finale che porta nell’area dell’ex caserma NATO di Cima Grappa.
In condizioni normali c’è una mulattiera che con 4 tornanti crea una traccia semplice da seguire.
Se c’è troppa neve “l’affare si complica”.
Quando la neve è a rischio distacchi per slittamento o lastroni “l’affare si complica ancora di più”.
Oggi ce n’era troppa e pure a rischio distacchi, e ho dovuto cercare un’alternativa per arrivare in vetta e completare l’anello che avevo in programma.
Il facile finale normale con neve buona sarebbe lo stesso della ciaspolata → Monte Prassolan, Cima Grappa e Monte Pertica da Case Pontera.
La facile dorsale dei Colli Alti è il “perno” di moltissime escursioni su neve corte, medie o lunghe – vedi, come esempio, la ciaspolata → Col della Berretta, Monte Asolone, Cima Grappa e Val del Termine.
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Nella scheda “DIREZIONI DA SEGUIRE” ho indicato alcuni punti di attenzione per il pericolo valanghe.
In ogni caso, è meglio tener conto di quanto segue:
- “Imparare a memoria” il bollettino neve valanghe.
- A mio giudizio non è sufficiente guardarlo il giorno prima, ma bisognerebbe darci un’occhiata tutti i giorni lungo la stagione invernale per capire bene l’evoluzione del manto nevoso.
- Almeno una persona di buona esperienza in gruppo che conosca anche il tipo di fondo che sta sotto la neve per poter giudicare meglio le situazioni locali.
- Premesso che un libro non può mai sostituire un corso tenuto da professionisti, il mio preferito per il tema neve-valanghe è: “NEVE Compendio di Nivologia” di Renato Cresta – Mulatero editore.
- Ottimo, per le tecniche di valutazione della riduzione del rischio, è: “VALANGHE – Come ridurre il rischio” di Philippe Descamps e Olivier Moret – EDIZIONI VERSANTE SUD.
- Riporto, da un altro libro, una frase che bisogna sempre avere in memoria: “Spesso si attribuiscono eventi casuali ad abilità; la neve è stabile il 95 per cento delle volte, ma noi confondiamo l’assenza di valanghe con la nostra capacità di prendere buone decisioni”.
- Ciaspole e sci sono “due mondi diversi”: non seguire acriticamente tracce precedenti di sciatori.
Start
Destination
Turn-by-turn directions
Premessa
Questo itinerario è stato percorso il giorno 11 febbraio 2021, e tutte le osservazioni e considerazioni successive possono valere in pieno solo per quel giorno.
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Salita da località Finestron al Monte Pertica per la Valle Cesilla, e poi fino al ripido finale
L’idea di base era salire per la Valle Cesilla fino al Cason del Termine o Malga Termine – tuttavia, per Malga Termine ci sono altre facili varianti che escludono il fondo della Valle Cesilla per chi non vuol fare il giro così largo.
Nel caso di oggi, dal parcheggio di Finestron si prosegue in discesa sulla strada asfaltata verso la località Magnola.
Nella stagione invernale c’è un divieto di transito, il fondo stradale non è ripulito bene come fino a Finestron e comunque – se si vuol fare l’anello – conviene parcheggiare a Finestron al di là dei rischi multe e della stabilità dell’auto (a proprio rischio) sopra la neve.
Questa prima parte continua in direzione nord-est fino a un tornante destro, e poi sud-est fino all’immissione nella stradetta della Valle Cesilla.
Ho camminato in discesa sopra la poca neve che ricopriva l’asfalto per circa 40 minuti, e poi a un bivio con una stradetta privata (prima di arrivare al fondo della Valle Cesilla) la neve è diventata troppo alta e soffice, e da quel punto ho usato le ciaspole fino alla fine.
Dalla Valle Cesilla in dolce salita si entra nella Val del Termine e si arriva al tornante dove si trova il Cason del Termine o Malga Termine.
Dal tornante, sempre per comode stradette, si può arrivare fino al punto di attraversamento della SP 148 Cadorna poco sotto il Monte Pertica.
Oggi, vista la quantità e qualità della neve in quel punto, ho tagliato e attraversato prima dello sbocco naturale della stradetta sulla SP 148.
Dal Monte Pertica è tutto evidente e intuitivo: si scende un po’ e si trova il tracciato del sentiero-mulattiera num. 910; quindi si arriva sotto il ripido finale che (come menzionato sopra) in condizioni normali è facile da rimontare, ma oggi non era “frequentabile”.
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Alternative al ripido finale verso la ex caserma NATO di Cima Grappa
Poco prima di me, sono arrivati sotto al ripido senza tracce due scialpinisti da altro percorso.
Visto il bollettino valanghe, immaginavo fosse a rischio quel tratto, e mi sono fermato per vedere come l’avrebbero affrontato i due scialpinisti.
Per farla breve, la traccia non teneva, “perdevano” spesso lo sci a valle scaricando qualche grumo-placchetta di neve, e poco prima dell’uscita in alto si sono girati perché c’era una lastra di ghiaccio che il vento aveva evidentemente scoperto.
Non avevano i ramponi per camminare sopra la cresta, non li avevo neanch’io, e sono passato al piano B senza provare a salire.
Il piano B migliore – in questo caso e senza dover tornare per la via di arrivo – prevede di scendere (facilmente) verso l’area del Rifugio Scarpon, e poco dopo piegare a sinistra per un facile vallone che porta sul finale di salita al Sacrario di Cima Grappa sulla linea di chi arriva dai Colli Alti.
Prima di scendere verso il Rifugio Scarpon ho provato un’alternativa che potesse evitare i due attraversamenti stradali necessari.
In pratica ho traversato, con seconda parte nel bosco, sempre a est della SP 148, fino a un ripido vallone che sta sotto l’area delle bandiere di Cima Grappa.
Questo vallone ha un’esposizione completamente diversa dal ripido di salita verso l’ex caserma NATO, e oggi la neve era in buone condizioni.
Però è ripido: nella seconda metà c’è qualche metro che supera di poco i 30°.
È da evitare se la neve non è a posto: la soluzione base sicura è sempre quella per il Rifugio Scarpon anche con il fastidio dei due attraversamenti stradali.
Dalla testata del ripido vallone si è a pochi metri dalla vetta lato Bandiera Italiana (che oggi non era issata).
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Chiusura dell’anello per i Colli Alti
Qui non c’è niente da descrivere: è troppo conosciuta!
Rimane sempre una piacevole discesa di relax con qualche breve controsalita, e si perdono poco più di 500 metri di dislivello netto tra Cima Grappa e il parcheggio di Finestron.
Note
Getting there
Percorrendo la SP 148 “Cadorna” che sale al Monte Grappa da Romano d’Ezzelino, si svolta in direzione Lepre al bivio in località Ponte San Lorenzo.
Si raggiunge e oltrepassa la località Lepre, e si arriva all’ex Albergo Finestron dopo circa 4,5 km dalla svolta iniziale da Ponte San Lorenzo.
Parking
Varie comode piazzole di fronte e nei pressi dell’ex Albergo Finestron.Coordinates
Book recommendation by the author
“Escursionismo Invernale volume 2”
di Francesco Carrer e Luciano Dalla Mora
Idea Montagna – Editoria e Alpinismo
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“NEVE Compendio di Nivologia” (Formazione ed evoluzione della neve. Ambiente e dinamica delle valanghe. Prevenzione e soccorso.)
di Renato Cresta
Mulatero editore – COLLANA SPECIALIST
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“VALANGHE – Come ridurre il rischio”
di Philippe Descamps e Olivier Moret
EDIZIONI VERSANTE SUD
Author’s map recommendations
Casa editrice TABACCO numero 051 "Massiccio del Grappa Bassano - Feltre" 1:25.000
CLUB ALPINO ITALIANO Sezioni Vicentine del C.A.I. "CANALE DEL BRENTA E MASSICCIO DEL GRAPPA" 1: 25.000
Comunità Montane del Grappa - del Brenta - Feltrina "Il Massiccio del Grappa" 1:30.000
KOMPASS numero 632 “Bassano del Grappa - Monte Grappa” 1:25000
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Equipment
Normale dotazione per escursioni su neve con ciaspole, senza dimenticare tutta la parte relativa alla sicurezza.Statistics
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