Col della Berretta, Monte Asolone, Cima Grappa e Val del Termine

Premessa

Questo itinerario è stato percorso il giorno 28 marzo 2018, e tutte le osservazioni e considerazioni successive possono valere in pieno solo per quel giorno.

La descrizione è stringata vista la facilità di orientamento.

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La salita a Cima Grappa per i Colli Alti da Finestron è probabilmente la direttrice invernale più “calpestata” di tutto il Massicco del Monte Grappa.

Magari sono pochi che percorrono tutti i Colli Alti in giornata, ma “a pezzi” all’interno di altri itinerari tutti se la fanno prima o poi.

Di fatto, basta seguire le tracce precedenti dal parcheggio fino in vetta.

Attenzione solo … a imboccare la traccia giusta al bivio di andata-ritorno di questa ciaspolata pochi metri sopra il parcheggio.

In questa salita le ciaspole si tolgono solo ad un attraversamento della SP 148 “Cadorna” se … qualcuno non ha buttato neve sull’asfalto … che non è corretto …

L’arrivo in vetta di solito è tracciato più o meno a metà della «Via Eroica», dove ci sono le sette coppie di grandi cippi sui quali, a rilievo, sono stati riportati i nomi delle località dove si sono combattute le battaglie più importanti del Grappa.

Con neve molto sicura si può variare il punto di arrivo.

Il primissimo tratto di discesa – osservabile da questa registrazione GPS – che ho fatto da Cima Grappa (e che immette nel valloncello che poi porta verso la SP 148 e quindi in Val del Termine) è consigliabile solo con neve ben assestata (oggi assestatissima).

Se non è assestata basta ripercorrere qualche metro del tracciato di salita e scendere un po’ più sotto a ricongiungersi con il bel valloncello.

Poi, dopo aver attraversato la SP 148, si percorre la Val del Termine da poco sotto il Rifugio Scarpon fino a Malga Termine (o Cason del Termine).

La Val del Termine inizia bella stretta e caratteristica con un tratto dove bisogna fare un po’ di slalom tra gli arbusti, poi una breve zona larga e aperta, e infine tratto boschivo di alto fusto.

Pendenze mai difficili.

Se si segue sempre ed esattamente il fondo della valle probabilmente si arriva sopra due saltini di un metro circa, che sono tutti e due evitabili su dolci pendenze spostandosi un po’; io li ho passati tutti e due deviando a sinistra, ma basta guardarsi un po’ attorno.

Poi comodissimo tracciato interamente su strade forestali fin quasi al parcheggio di partenza.

L’uscita dalle forestali poco prima dell’arrivo è per un sentiero (con breve salita iniziale) che – come oggi – potrebbe essere poco individuabile con tanta neve.

Comunque, le ciaspole “sono state inventate” per andare fuori dei tracciati normali battuti, e stando più o meno sulla linea di questa registrazione GPS si troverà una non difficile via di uscita.